Relazione sul Mercato

Comitato Residenti Isola

Assemblea 26.5.2015 – Salone 1° Maggio – via Sebenico 21 Milano

In occasione dell’Assemblea  indetta dal Comitato Residenti Isola, è stata presentata una relazione , frutto dell’analisi svolta sul territorio, nello stesso mese di maggio. La relazione è supportata da una mappa che riporta molti dei dati illustrati .

R E L A Z I O N E

Non si può affrontare correttamente la questione “Mercato Garigliano-Lagosta” senza analizzare seriamente il territorio da ogni punto di vista, con le sue trasformazioni e le sue criticità: non farlo significherebbe ridurre la questione e banalizzarla in una battaglia sterile, solo lo slogan : no mercato. I dati che illustrerò danno la dimensione dei problemi e motivano la richiesta dello spostamento del mercato bisettimanale, come previsto dalla Delibera di Giunta n.1447 del 18 luglio 2014.

PRIMO DATO:  Parti in causa

i residenti vivono il quartiere Isola 7 giorni su 7, i commercianti e imprese stanziali 6 giorni su sette, gli operatori commerciali ambulanti 2 giorni su 7. Questo dato evidenzia in che peso e modo si deve tener conto delle esigenze delle parti in causa.

SECONDO DATO: Viabilità

Si entra nel cuore del  quartiere da nord da  Cola Montano, Pollaiuolo, Volturno, da est da Sebenico,  De Castilia; da sud  dal cavalcavia Bussa. Si esce dal quartiere verso nord da Borsieri e Garigliano; verso est da Confalonieri e Spalato; verso ovest da Pepe. Quindi sono 6 le entrate e 5 le uscite. Nei giorni di mercato le entrate diventano 4, le uscite 3. Il traffico pesante viene deviato in uscita attraverso via Confalonieri che sfocia in Sassetti. Analizzare la viabilità è importante perchè, oltre al traffico locale, dato dai residenti e dalle attività stanziali va considerato:

A-  il traffico che deriva dal cavalcavia Bussa, in quanto allacciamento tra centro ed uscita verso nord e        parcheggio del comparto corso Como (n.220 automezzi)

B-  uscita del parcheggio dei grattaceli della stazione Garibaldi

C- uscita dei box dei nuovi insediamenti (Bosco Verticale,ecc.)

D- uscita su Cola Montano del comparto economico Bassi

E- uscita dei mezzi derivanti dalle attività su piazza Gae Aulenti

A latere segnalo , su  Lambertenghi ,  l’autosilo  ang. via Farini  24 h su 24  e il parcheggio del  Supermercato TUODI.   Non calcolabile ad oggi l’impatto che avranno 4 piani di parcheggio del palazzo ” Ligresti ” in via di definizione.

TERZO DATO: residenti e visitatori

–  gli abitanti del quartiere sono 22.000 proiettati a 27.000 entro il 2020.

– i visitatori del mercato bisettimanale 40.000

A questi vanno aggiunti i visitatori giornalieri e serali. Dall’analisi si fatta del territorio sono 123 gli esercizi dedicati al ristoro (segnalati con il bollino rosso nella mappa); n. 300 le attività varie su strada nelle quali sono conteggiate chiese, supermercati, mercato comunale coperto e due grosse sale scommesse. Occorre tenere a mente un altro dato importante: sono circa 75 le luci vuote, di cui in buona parte in edilizia comunale.  Segnalo infine la presenza di Asili Nido, scuola materna, scuola elementare, scuola media e l’Oratorio Sebenico/Minniti che, nel futuro prossimo, accoglierà tutti i bambini e ragazzi della Comunità Pastorale (Sacro Volto/Fontana). La presenza di queste realtà non impatta pesantemente sulla viabilità, ma è fondamentale sul fronte della sicurezza e prevenzione della stessa che va garantita ad ogni costo.

QUARTO DATO:  il Mercato

dal 2 agosto 2014 si svolge TEMPORANEAMTENTE  in Garigliano,Lagosta,Volturno,Sebenico,Minniti consta di 216 bancarelle, ma poichè non tutte sono di m 3,5  di larghezza, è come se fossero molto di più. Il mercato si svolge nel quartiere dal 1928 e in questo è giusto considerarlo storico, ma solo in questo poichè, nel tempo si è modificato come, per altro si è modificato il quartiere. Per chi ha memoria si può ricordare che la Gondrand , con carro a cavalli, portava le bancarelle e che gli ambulanti arrivavano con le loro merci su carretti a mano. Le merci erano poche, gli imballi inesistenti, le cassette vuote venivano riutilizzate dagli ambulanti stessi. Non esisteva luce per le bancarelle se non quella cittadina. Il numero delle bancarelle era circa un terzo delle attuali. Quasi nessuno dei residenti dell’Isola aveva l’auto. Ora i mezzi di trasporto degli ambulanti sono pesanti, tutti hanno i gruppi elettrogeni e si usano le bombole di acetilene al bisogno, la massa dei rifiuti è enorme.  Tutti gli operatori hanno i mezzi di trasporto accanto alle bancarelle: se si contano 216 banchi, al minimo sono 216 i mezzi, tra cui camion, porta container,   negozi container……. e i residenti hanno automobili. Questi ultimi, per far posto al mercato, spostano n. 500 auto in sosta (più moto e bici) andando alla ricerca di parcheggio verso Taramelli, Pola, Restelli, cavalcavia Bussa, Boltraffio, Civerchio, ecc., impattando così su altri quartieri. Possono rientrare solo alle 17 del martedì e alle 22 del sabato. Pressochè impossibile l’uscita dal box, benchè consentita, ad attività iniziata. Il Tg3 Lombardia, nel suo servizio dell’8.11.2014 ha documentato proprio questa impossibilità di transito. Il filmato riguardava via Sebenico, dove di martedì e di sabato non si possono celebrare nè matrimoni nè funerali.  La dislocazione temporanea del mercato per gli ambulanti (tranne per quelli sul fondo di Volturno) è ideale perchè  circolare. Non è decisamente ideale per la sicurezza.

QUINTO PUNTO: Sicurezza e Mercato

Per “sicurezza” intendo la possibilità di accesso in ogni momento dei mezzi di soccorso e lo svolgimento delle operazioni conseguenti in modo tempestivo ed efficace.   NON E’ POSSIBILE. Infatti i mezzi devono fermarsi all’inizio delle vie, come possiamo documentare fotograficamente e le squadre d’intervento raggiungere a piedi l’obiettivo. In Volturno e Garigliano possono utilizzare i marciapiedi, parzialmente sgomberi, ma in Sebenico devono fendere la folla. Nel caso di incendio i Vigili del Fuoco utilizzano gli idranti. Dopo l’incendio della notte tra l’11 e il 12 settembre 2014, che ha visto coinvolti gli stabili di via Sebenico 28 e Garigliano 6 con la distruzione dei rispettivi ultimi piani, abbiamo fatto la mappatura degli idranti sull’area del mercato e abbiamo rilevato che:

Sebenico non ha idranti, Minniti ne ha 3, Garigliano 2 di cui 1 perennemente sotto i mezzi del mercato, Lagosta 2, Volturno è ben messa, ma ricordo che il mercato insiste sopra la metropolitana Lilla e che proprio in Volturno esistono le uscite di sicurezza, le griglie di areazione e le vie di accesso dei soccorsi in caso di disastro. Per giunta, essendo metropolitana, è diventata obiettivo sensibile per attentatori.

Esiste una “insicurezza” di grado minore che è determinata dai ciclisti che, orfani delle piste ciclabili, di martedì e sabato usano i marciapiedi di Volturno. Ma esiste una “insicurezza” preoccupante già segnalata a chi di dovere, che vediamo aggravarsi giorno dopo giorno e che riguarda il “collasso” dei marciapiedi di Garigliano, sotto il peso dei mezzi pesanti. Osserviamo gli avallamenti sopratutto in corrispondenza delle tubature del gas sottostanti.

SESTO DATO:  Seveso

Criticità massima per il quartiere. L’inondazione arriva dal nord e, seguendo la pendenza, attraverso Garigliano e Borsieri sopratutto, si convoglia  drammaticamente a sud, il fondo del quartiere. Cantine allagate, scoppi di condotti di fognatura, inondazioni di box sotterranei , black out anche di una settimana in alcuni stabili, fanghi, polveri. Danni, tanti danni agli esercenti, danni che si devono rifondere con fondi pubblici.  Non solo vanno trovate soluzioni a monte (vasche e pulizie dei dotti), ma occorre intervenire anche nel nostro territorio, dove quel minimo ostacolo all’acqua che era rappresentato dai cordoli e dalle bocche di lupo è stato vanificato nel tempo. Infatti occorre ricordare che il nostro quartiere è stato teatro di grandi cantieri fino dagli anni ’60:

Stazione Garibaldi, Metro Verde, smantellamento di case e insediamenti industriali, ricostruzioni fino alla Lilla e ai nuovi recenti insediamenti.

Le sedi stradali sono state rifatte molte volte, ma sovrapponendo strato su strato, fino alla eliminazione dei marciapiedi  (vedi inizio Borsieri) e alla riduzione della capacità di scarico delle” bocche di lupo”.

I cordoli originali erano di 20 cm, come si può verificare in Garigliano sono al massimo di 10, le “bocche di lupo” dimezzate anch’esse, sono ostruite dai rifiuti anche dopo la pulizia della strada, come documentato fotograficamente.  Ovvio che non esista il benchè minimo argine.

Come si può immaginare che, sul fondo del quartiere possano resistere delle attività? Come si può immaginare di subire altri contatti con fanghi e polveri inquinanti? Nell’ affrontare la panoramica ho volutamente tralasciato il

SETTIMO DATO: il disagio, non perchè non esista, ma perchè passa in secondo piano rispetto alla SICUREZZA.

Il mercato vasto, frequente, invasivo, non rispettoso di regole, orari, talvolta anche maleducato,  impedisce di fatto e condiziona pesantemente la vita di tutti. Ognuno di noi ha avuto interventi nelle proprie abitazioni che ha dovuto condizionare agli appuntamenti settimanali, con onerosi ritardi.  Dopo l’incendio, il sabato, solo l’intervento dei carabinieri  ha permesso di iniziare lo smaltimento dei detriti e la messa in sicurezza del palazzo, messa in sicurezza per tutti, ambulanti e visitatori compresi ( anche questo documentato con fotografie). Le attività stanziali subiscono disagi e grosse limitazioni, basti pensare che i ristoranti pagano il plateatico e non lo possono usare nei giorni di mercato, ecc.ecc.. Che dire dell’inquinamento acustico e dei gas di scarico a ridosso delle finestre delle abitazioni? Che dire dei 111 alberi messi a durissima prova? Occorre pensare al futuro del nostro quartiere, futuro non possibile senza il restauro di tutte le vie e il ripristino delle sue vocazioni imprenditoriali di eccellenza. Il rischio che corriamo è che aumenti il degrado in parte di esso e che,  una volta esaurita la curiosità dell’Isola by night non resti nulla, a meno che non si mettano in atto correttivi vantaggiosi per tutti, che riteniamo non solo possibili, ma doverosi.

Questo lavoro, è il frutto  di  molti contributi di  cittadini  che sono orgogliosi  di vivere all’ Isola, e ne hanno a cuore il suo futuro, per ora restano fiduciosi degli impegni assunti dal Comune di Milano, e  sono in attesa che si passi dalle delibere alla realizzazione dei lavori previsti  per lo spostamento del mercato, consapevoli di aver rispettato quanto concordato, ma che fin’ora non vedono però  l’avvio di fatti concreti.

Relazione di Patrizia Airaghi